Incontro con l’autrice: ecco cosa faccio
(Articolo modificato e aggiornato al 23 marzo 2022)
Tra le attività che svolgo e di cui ti ho parlato nella pagina dei miei servizi c’è quella di incontrare i miei giovani lettori nelle scuole, in presenza oppure online.
Spesso, quando mi contattano, gli insegnanti mi chiedono in che cosa consista esattamente un incontro con l’autrice e come sia strutturato. Ho pensato così di spiegarlo anche qui, in modo che tu possa farti un’idea e ritornare a leggere questo articolo ogni volta che ne avrai necessità.
Il mio primo libro, “Nina e la capanna del cuore”, è stato pubblicato nel 2009 ed è da allora che conduco incontri: da quell’anno ho apportato molte variazioni al mio modo di gestire gli incontri con i bambini e le bambine e, se ripenso all’inizio, provo una grande tenerezza per un’autrice agli esordi a cui si gelavano le mani prima di cominciare gli incontri!
Sai cosa invece, nonostante gli anni, sono rimasti uguali, anzi forse sono cresciuti e si sono rinvigoriti? Il piacere di incontrare i miei giovani lettori e lettrici (e mai come dopo questi improbabili annate ne ho sentito la necessità fisica ed emotiva!) e il senso di pienezza che provo quando, finiti gli incontri, faccio ritorno verso casa: ho allora modo, nel silenzio lungo il tragitto in treno, di rendermi conto di quanto incontrare alunni, librai e insegnanti mi abbia arricchito, emozionato, incuriosito, generato gratitudine.
DI CHE COSA TENGO CONTO
Quello che sto scrivendo ora è un po’ un canovaccio che tendo a seguire, una struttura che ho fatto mia dall’inizio della mia esperienza.
Devi tenere presente prima di tutto che, in un incontro, molto dipende dall’età di chi partecipa.
Ho provato a condurre incontri con bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia (ho sperimentato con stupore che il mio libro di Tobia può far ridere fino alle lacrime in alcune spassose situazioni!) fino a ragazzi dell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado, per i quali ho preparato un approfondimento, ad esempio, sul tema del bullismo.
Per questo motivo, quello che riporto qui, è un insieme di indicazioni generali, specificando che – in sede di accordo con gli insegnanti – cerco sempre di personalizzare l’incontro in base, oltre che all’età,
– a quale dei miei libri alunni e insegnanti hanno scelto e desiderano approfondire;
– agli argomenti trattati in classe;
– alla presenza di eventuali progetti a cui il mio incontro è invitato a dare un contributo;
– alle eventuali esigenze specifiche che gli insegnanti mi fanno presente;
– alle risorse, in termini di tempo e di strumenti, che la scuola possiede.
I MOMENTI DI UN INCONTRO
Posso dirti che, solitamente, ogni incontro ha la durata di circa un’ora e mezza e consiste in questi momenti:
Fase iniziale
Dopo essermi presentata, chiedo ai bambini che cosa si aspettano dal nostro incontro. In genere questo li spiazza un po’ perché a volte non si rendono conto subito di nutrire delle aspettative nei confronti di questa esperienza legata ai libri! Spiego in che cosa consisterà l’incontro e cosa potrebbero aspettarsi. Chiedo loro se sono d’accordo e se hanno voglia di partecipare! Di solito trovo risposte entusiaste e molta attenzione (il fatto che diventino consapevoli di voler partecipare all’incontro li aiuta a mantenere l’attenzione e a dosarla per tutta la durata, considerando anche che spesso i gruppi sono numerosi e le possibilità di distrazione possono aumentare).
A volte, presento loro una serie di immagini che aiutano me e loro a dare una linea anche visiva al nostro incontro.
Per molto tempo ho utilizzato una presentazione intitolata “Le storie secondo me” in cui – dal pressoché infinito mondo di ciò che si può dire di una storia – prendo alcuni elementi che accomunano le storie e ne faccio una lettura trasversale. Qualche esempio? Parlo di emozioni, ma anche di viaggio, oppure di amicizia, o di natura oppure ancora di legami tra i personaggi.
Lettura dell’autrice
Intervallo la narrazione visiva con la lettura interpretata di brani dei miei libri.
A volte, la scelta di questi è concordata con gli insegnanti (se i bambini hanno magari approfondito una parte rispetto ad un’altra o sono rimasti colpiti da alcuni passaggi), a volte è scelta da me.
Preferisco dare la precedenza al libro che i bambini hanno letto oppure a volte, quando gli insegnanti non esprimono preferenze o il gruppo è molto eterogeneo, leggo alcuni brani salienti di tutti i miei libri.
Spesso introduco una variante ludica sul libro, un’animazione o un piccolo gioco o una breve attività con le parole che serve per avere maggiore attenzione sul libro, che diverte i bambini e che, creando spesso attesa, li coinvolge.
A domanda rispondo
Arriva poi il momento molto gradito delle domande e delle opinioni.
È una fase questa molto interessante, sia per me, sia per chi partecipa. Io ascolto sempre volentieri quello che mi chiedono perché, anche se ci sono domande più ricorrenti di altre (penso che ce ne siano un paio che mi hanno sempre fatto in tutti gli incontri che ho condotto!), ce ne sono sempre di curiose, di diverse e di divertenti.
Questo momento, a cui voglio riservare uno spazio significativo, è un momento di arricchimento reciproco per tutti noi che partecipiamo: dei bambini, degli insegnanti, mio. Ho imparato a non scompormi di fronte a domande potenzialmente imbarazzanti oppure a cercare le parole adatte per accogliere un pensiero simile a una confidenza. Sono diventata brava a navigare tra i nomi dei personaggi e i nomi dei partecipanti e ho imparato a godere pienamente del piacere di stare di fronte a una platea numerosa di bambini che potrebbero essere miei alunni!
In questa fase, più libera, emergono mondi, emozioni, parole confidate, molto spesso pensieri profondi e sentimenti personali, opinioni coraggiose e idee creative. Bellissimo!
Arrivederci!
Al termine dell’intervista da parte dei bambini arriva quindi il momento del saluto e del commiato. Mi piace terminarlo con un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato e che mi hanno accolto.
Penso che l’essere accolti e ascoltati non sia una cosa scontata, quindi vivo sempre questo momento come un dono, di cui mi sento grata.
Non a caso tutto questo è un… incontro!
Con quello che ho scritto fino a qui, ti ho dato le informazioni “necessarie e sufficienti” sull’incontro con l’autrice.
Molto altro ci sarebbe ancora da dire, sai? A volte penso che preparare un incontro sia come organizzare una bella cena: dalla scelta del menù alla spesa fino all’ultimo momento di saluto degli ospiti ci sono tantissime cose a cui pensare per garantire la buona riuscita dell’evento, ma solo chi organizza conosce tutto il lavoro prima! ^^
Se sei interessata all’incontro con l’autrice per i bambini e le bambine della tua classe, scrivimi usando la pagina dei contatti: scrivimi senza impegno e sarò felicissima di risponderti.
Grazie per essere qui.
Michela