La storia di Malala raccontata ai bambini
Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.
Qui si parla del libro: La storia di Malala raccontata ai bambini, di Viviana Mazza, Mondadori, Milano, 2015, pp. 84, illustrato da Paolo D’Altan.
TRAMA
Malala è una bambina a cui piace molto andare a scuola. Abita in un villaggio della valle di Swat, nel Nord del Pakistan, insieme ai genitori e a Khushal e Atal, i due fratellini di dieci e cinque anni.
Un giorno, un gruppo di uomini armati – chiamati talebani – inizia a prendere il controllo della valle. La popolazione è terrorizzata perché questi uomini sono molto aggressivi e impongono alla gente i propri ordini con la violenza. Cominciano a vietare di ascoltare la musica, alle donne di andare al mercato e, ben presto, arrivano a distruggere le scuole per evitare alle bambine e alle ragazze di frequentarle. Sono infatti contrari ai dirittti delle donne.
Malala pensa che tutto questo sia profondamente ingiusto e lo scrive sul proprio blog su cui si firma con lo pseudonimo di Gul Makai. Questo è il nome di un’antica eroina di una storia d’amore molto conosciuta in Pakistan (e che assomiglia un po’ alla nostra storia di Giulietta e Romeo).
A causa dei combattimenti nella valle, Malala e la sua famiglia sono costretti a scappare e a lasciare Mingora, dove abitavano. Con la mamma e i fratelli, Malala è ospitata da una zia a Haripur, mentre il papà si stabilisce a Peshawar, che – essendo il capoluogo della regione – permette una maggiore diffusione delle notizie sui fatti che riguardano la valle dello Swat.
Proprio il giorno del suo dodicesimo compleanno (12 luglio 2009), Malala viene a sapere che i talebani sono stati cacciati dalle città della valle dello Swat e che presto lei e la sua famiglia potranno tornare a casa!
Malala è felice per sé, per la propria famiglia, per le amiche che rivede, per tutte le persone che possono tornare a fare una vita libera e quando parla in tv racconta di tutto quello che è accaduto al suo Paese così provato.
Gul Makai sono io. Ecco, ora lo sanno tutti. Non è più un segreto. Volevo gridare, volevo dire al mondo intero cosa stava accadendo. Ma non potevo. I talebani avrebbero ucciso me, mio padre e tutta la mia famiglia. Sarei morta senza lasciare alcun segno. Per questo ho scelto di scrivere sotto pseudonimo. E ha funzionato, la mia valle è stata liberata.
(…) Mostrerò ai talebani il Corano, lo stesso libro che usano per giustificare le loro azioni. Da nessuna parte, nel Corano, c’è scritto che le ragazze non possono andare a scuola.
I talebani non possono accettare una dichiarazione del genere e, purtroppo, due di loro il 9 ottobre 2012 – mentre Malala si trova sullo scuolabus come tutte le mattine per andare a scuola – le sparano!
Malala è immediatamente ricoverata in un ospedale militare e sopravvive all’attentato dopo un intervento chirurgico delicato che permette di rimuovere i proiettili dalla testa. Viene subito dopo trasferita in un ospedale di Birmingham, anche perché i talebani nel frattempo hanno rivendicato l’attentato e hanno fatto sapere che – nel caso fosse sopravvissuta – ci avrebbero riprovato!
Nella lunga e difficoltosa convalescenza, Malala è stata accompagnata da migliaia di lettere e disegni di bambini – di diverse nazionalità e religione – che le hanno scritto da tutto il mondo e che l’hanno aiutata a riprendersi e a capire che quello che fa è importante.
“Nuova vita” è il titolo dell’ultimo capitolo del libro di Viviana Mazza, un libro da proporre ai bambini (a partire dagli 8 anni) o da leggere insieme a loro.
Malala è un esempio che non macherà di emozionare e far riflettere.
ALTRE NOTIZIE
- il 12 luglio 2013 Malala ha tenuto un discorso alle Nazioni Unite nel Palazzo di Vetro a New York;
- il 10 ottobre dello stesso anno ha ricevuto il Premio Sakharov per la libertà di pensiero e, il giorno dopo, è stata ricevuta dal Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama;
- il 10 ottobre 2014 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace (è stata la persona più giovane a riceverlo).
Qui sotto alcuni, fra i tanti, dei video disponibili su Malala (ti avviso che quelli sull’attentato, benché di animazione, contengono immagini forti):
Video di animazione su Malala, realizzato nel 2014 da una scuola secondaria di I grado;
Video di animazione sull’attentato a Malala, video del 2015;
He named me Malala, trailer dell’omonimo docu-film del 2015;
I am Malala, video di animazione in cui Malala parla alle Nazioni Unite.
Concludendo, ti ricordo che qui puoi il lapbook dedicato alla biografia, nello specifico a Malala. In questo modo potrai vedere come utilizzare i lapbook con i bambini per approfondire i racconti biografici.
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