La creatività, secondo me.
Appunti personali a metà tra sogni e progetti
Ciao e bentornata.
Scrivo qui oggi dopo un po’ di tempo e mi scuso con te per il mio silenzio delle ultime settimane.
Nonostante io abbia cercato di pianificare al meglio anche le pubblicazioni sul blog, a volte gli impegni di lavoro (…e la vita) richiedono più attenzione e più energie di quelle previste e qualcosa ne ha risentito. Purtroppo, qui non sono riuscita ad essere presente come avrei voluto.
Se sei iscritta alla mia newsletter, sai già che quello di oggi è il primo dei due articoli che pubblicherò questo mese sul blog (sì, non riesco proprio a scriverne uno a settimana in questo periodo!). Il prossimo sarà online il 31 maggio e sarà una recensione su…
No, dai, non ti rovino la sorpresa! 😉
Veniamo a oggi.
In aprile, avrei voluto dedicare la mia attenzione a scrivere di creatività (Fosse come parlare di poco!). Non ci sono riuscita allora, e neanche oggi, però…
Però… voglio raccontarti come considero io la creatività.
Per farlo, ti mostro questa illustrazione:
L’ha realizzata per me, all’inizio di quest’anno, la bravissima Enrica Mannari alla quale avevo raccontato che cosa si risveglia nella mia immaginazione quando penso alla parola creatività.
Enrica ha saputo illustrare efficacemente quello che avevo condiviso con lei (hai visto che c’è anche una farfalla? Ricordi che la mia parola dell’anno è leggerezza? Ne avevo scritto nella newsletter di febbraio e in questo breve post su IG).
Adoro l’immagine e l’aria sognante di questa donna, sospesa tra sogno e progetti, piacevolmente smarrita nelle idee che si affollano nella sua testa e che nutrono (o sono a loro volta nutrite da?) le passioni del suo spirito creativo.
L’idea che l’ha originata è un po’ questa: ognuno di noi, a proprio modo, è creativo ed esserlo in libertà e con amore permette a ciascuno di essere “sé”.
Se hai letto la newsletter di aprile o segui il mio profilo Instagram, saprai già che penso che la creatività sia una dote che possediamo tutti (quando pensiamo di non essere creative, magari facciamo solo fatica a coglierne le manifestazioni) e che ci aiuti a vivere meglio.
Essere creativi è a mio parere un atto legato alla libertà e all’espressione di sé, che ci permette di raccontarci attraverso ciò che sentiamo più nostro.
Essere creativi è realizzare qualcosa con le proprie mani, trovare momenti felici in passioni stimolanti che ci colgono, lasciarsi travolgere dall’entusiasmo di fare qualcosa, ma essere creativi secondo me è anche il “think different” che consente di trovare una soluzione a una difficoltà, lo scoprire il punto di vista diverso che permette di capire, il creare qualcosa di nuovo – anche a livello di pensiero – dove prima non c’era.
Rimanere in contatto con la nostra creatività (in qualunque forma essa si manifesti) è un grande dono che facciamo a noi stessi perché, citando Elizabeth Gilbert,
dentro di noi dimora qualcosa di meraviglioso. E lo dico con una certa sicurezza, perché sono convinta che siamo tutti depositari ambulanti di tesori nascosti
Questo, e forse molto di più, penso che voglia trasmettere l’illustrazione sopra.
Volentieri la regalo sotto forma di cartolina alle insegnanti che partecipano ai miei incontri di formazione sui lapbook, dove creatività, curiosità e conoscenze si mescolano per dare risultati spesso inaspettati.
E tu cosa ne pensi? Ti ritrovi nell’illustrazione Be yourself Be creative?
Se ti interessa avere delle anticipazioni su quello che propongo e sulle novità, ti invito a iscriverti alla newsletter mensile, “Tempo di…”: saprai sempre per prima cosa bolle in pentola!
A presto!