Lo zaino di chi insegna: cosa contiene?
Prepararsi al nuovo anno scolastico guardando dalla cattedra
Cara amica, lettrice, collega,
ben ritrovata qui e buon anno!
Iniziare l’anno scolastico è come cominciare un quaderno nuovo che, con le sue pagine bianche, ci lascia la possibilità di scrivere, scarabocchiare e disegnare qualunque pensiero.
Come in questo caso. Come quando scrivo qui sul blog, quaderno virtuale di una vita molto reale.
Le righe che scrivo sono pensieri che si inseguono, a volte profondi ed esigenti, a volte lievi e giocosi. Come oggi. Ho deciso di parlarti di che cosa metto …nello zaino!
È uno zaino speciale, però.
È il mio zaino di insegnante.
Il mio zaino è quella dotazione che mi serve per affrontare passo dopo passo un anno scolastico che non sappiamo mai come sarà e sarebbe forse presuntuoso (oltre che impossibile!) anche solo desiderare di conoscere.
Mi sono chiesta che cosa per me può essere così importante da augurarmi di possedere (o essere?) per tutto l’anno nella misura necessaria.
Nel mio zaino ideale ho immaginato di mettere una grande quantità di sorrisi e di speranza, prima di tutto.
I primi perché sono in grado di raddrizzare anche le giornate più storte, la seconda perché penso che dovrebbe essere resa obbligatoria come bagaglio dell’educatore.
In una tasca inserirei la pazienza (davvero???), mentre in un’altra infilerei l’allegria. Quindi l’affetto, le risate e le emozioni. Perché sappiamo bene che non c’è forma di apprendimento significativo che non passi attraverso queste e più sono belle più il solo ricordo basta a farci stare bene.
Nella tasca frontale stiperei a più non posso la cura, l’attenzione e la costanza, tutte insieme e vicine vicine, pregando in cuor mio di averne sempre tante a disposizione per tutte le persone (e sono molte!) che incontrerò in un anno (che è anche lungo!).
Poi, a dire la verità, vorrei mettere l’ascolto, la fiducia, l’accoglienza della fatica.
E la meraviglia, la sorpresa, la tenerezza.
Il dubbio, perché mi aiuta a interrogarmi.
I sogni.
E poi… Eh sì, mi manca solo di trasformarmi in una super-eroina e salvare il mondo! 😉
Quindi, vorrei concludere e aggiungerei il cambiamento.
Non si può evitare di farci i conti. Compagno di viaggio a volte non desiderato, il cambiamento può mostrare spesso il medesimo lato, ma a un’altezza differente, come quando si sale lungo le pendici di una montagna e lo stesso panorama appare diverso allargandosi in un orizzonte inaspettato.
Le cose cambiano, le situazioni cambiano. Cambiano anche le persone. Cambierò anch’io nel corso di questo anno. Tu ci hai mai pensato? Io sì, e talvolta questo mi preoccupa perché magari tutto mi va bene com’è.
Posso aggiungere ancora qualcosa? Dopo basta. Promesso!
Metterei ancora il silenzio, che è per ossimoro la voce che ritrovo nel profondo di me quando il rumore dei pensieri tace.
Lascerei uno spazio al dar senso, che riscopro ogni volta che mi metto in ascolto.
Poi riserverei un posto al coraggio, come “avere cuore”. Mi piace il coraggio perché mi colma di gioia ogni volta che si svela, come a rassicurarmi che ciò che conta davvero si trova in profondità e non sulla superficie.
Ok. Zaino pronto.
Forse.
Non so se c’è tutto, anzi… Sono certa che non ci sia tutto!
Però, intanto, mi incammino. Sono fiduciosa e sorrido. Sorrido perché ciò che eventualmente non ho portato con me, di sicuro lo troverò strada facendo. Sono fiduciosa e felice perché so che, nonostante tutto, anche questo anno scolastico sarà un bell’anno scolastico. Almeno dentro di me, dove decido quale peso dare a ciò che vivo e che sento.
L’anno scolastico è appena cominciato: zaino in spalla che si parte. Che sia davvero un viaggio buono!