21 Marzo 2022

Giornata Mondiale della Poesia

Ciao carissima amica lettrice e ben ritrovata.

Arrivo oggi, all’inizio della primavera, e pubblico di nuovo sul mio blog dopo un silenzio di qualche mese. Se mi leggi da un po’ sai che, quando non pubblico, ci sono in atto cambiamenti o progetti per me importanti che richiedono tempo ed energie per vedere la luce. ^^

Torno oggi all’inizio di quella stagione che sa di rinascita e riprendo con la giornata mondiale della poesia. Sì, esatto, è proprio oggi, a primavera appena iniziata.

La Giornata Mondiale della Poesia

La Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita dall’Unesco nel 1999 ed è celebrata il 21 marzo di ogni anno. Su Wikipedia si legge che 

La data, che segna anche il primo giorno di primavera, riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturale, della diversità linguistica, della comunicazione e della pace.

E ancora: La celebrazione della Giornata Mondiale della Poesia rappresenta “l’incontro tra le diverse forme della creatività, affrontando le sfide che la comunicazione e la cultura attraversano in questi anni”, spiega Giovanni Puglisi, già Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. “Tra le diverse forme di espressione, infatti, ogni società umana guarda all’antichissimo statuto dell’arte poetica come ad un luogo fondante della memoria, base di tutte le altre forme della creatività letteraria ed artistica”.

Penso che la poesia sia una bellissima forma di arte e di creatività che permetta di esprimersi liberamente e di dare voce a sentire e pensieri: per questo motivo (oltre al fatto che mi piace!) spesso la propongo nei miei laboratori oppure abbinata agli incontri con l’autrice.

La poesia ha la grande forza di essere adatta a tutti e di essere ogni volta diversa.

 

E adesso se ho un foglio e una matita

faccio, indovina un po’, faccio dei versi.

– Marino Moretti –

 

Testi poetici tra parole ed espressione artistica

A me piace inventare e rielaborare gli spunti poetici in modo personale: mi piace affiancare alle parole la parte artistica e creativa, non tanto rivolta al risultato finale (non deve cioè “essere bella”), quanto per la libertà di espressione che l’arte permette.

Di seguito riporto alcuni esempi.

Nella foto sotto, frammenti di frasi tratti da riviste e giornali diventano un componimento significativo per me.

Avete domande? Noi non abbiamo le risposte, ma guarda consapevolmente perché per diventare grandi bisogna seguire i sogni

 

Qui sotto, invece, puoi vedere dei componimenti realizzati con il Metodo Caviardage® e le tecniche che propone: per darti un’idea di come io ne abbia realizzato uno, puoi leggere questo post di settembre.

Con grande preoccupazione si soffermano su quella faccenda della biblioteca. pensavo di non capire: “Puoi aiutare me?” “Davvero?” Corse allegramente.

Ricostruisci ponti, guardi lontano. All’orizzonte c’è una deviazione. Ho forse progettato sicurezze, ma la felicità che incontri ti porta lontano. Osa farlo!

Era nascosta dietro gli alberi. Era naufraga. era come un coccio di vetro. L’avevo trovata. Stava lì. (…) Non si sarebbe preoccupata. Sarebbe stato divertente tornare a casa.

Perplesso si guardò attorno con dolorosa meraviglia, parve appendersi a un sussurro. Si levò. A mano a mano prendeva più forza.

 

Qui, infine, un componimento che si trova all’interno di un libro di narrativa che ho “alterato” e arricchito con tutta la parte estetica che vedi.

Desideri strani, gentili, a volte ostili, sono pioggia di calma, risposta alla fretta, miele della memoria.

 

Un esercizio, anzi 365!

Pensi di non avere idee? Ritieni che la poesia sia solo per i poeti con la P maiuscola? Oppure desideri uno spunto per iniziare a scrivere?

Il bellissimo libro “Un anno di poesia” di Bernard Friot sarà una piacevolissima scoperta: attraverso la sua struttura simile a un diario, ti offrirà per ogni giorno dell’anno una breve citazione sulla poesia o sulla scrittura e un esercizio o gioco da provare. Il tutto corredato da linee, colori, righe, volti stilizzati,…, suggestioni visive cioè a supporto della tua capacità creativa.

Guarda un esempio.

Insomma, non avere timori. La parola d’ordine é: “Prova!”

 

Qualche suggerimento di letture utili?

Se, inoltre, come me, sei spesso alla ricerca di letture utili, i libri che seguono possono fare al caso tuo:

Puoi leggerli se:

  • vuoi imparare delle tecniche nuove, esercitarti a scrivere in modo poetico e creativo; hai bisogno di qualche spunto per proporre nuovi giochi di parole o suggerimenti su come arrivare a comporre un testo poetico partendo da ciò che già c’è. In questo caso i libri più indicati sono “Un anno di poesia” di Bernard Friot (che ha, appunto, uno stimolo per ogni giorno dell’anno), “La poesia della natura” di Cristina Balzaretti (ricchissima di attività operative che, se sei un’insegnante, potrai anche proporre in classe) e “Trovare la poesia nascosta” di Tina Festa, fondatrice del Metodo Caviardage® e con la quale mi sono formata alcuni anni fa a Matera.

 

  • hai bisogno di gustare bellezza, di lasciarti avvolgere e confortare delle parole, di nutrirti della forza dei suoni e dei ritmi, anche dei poeti che più abbiamo amato a scuola. In questo caso, ti consiglio il bellissimo “La cura dello sguardo” di Franco Arminio, libro pubblicato poco dopo l’inizio della pandemia, oppure “Silvia, rimembri ancora?” introdotto da Beatrice Masini di cui avevo già scritto a marzo di quattro anni fa o, ancora, “Rime di rabbia” di Bruno Tognolini, su una delle emozioni dalle manifestazioni più evidenti.

 

Concludendo, qualunque sia la motivazione che ti spinge a creare, ascoltala: ti permetterà il grande dono della scoperta e – perché no? – dello stupore.

 

Far poesia vuol dire riconoscersi

– Sergio Soldini –

 

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A presto e grazie,

Michela

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