La biblioteca dei sussurri
Ben arrivata o bentornata qui, cara amica lettrice.
Oggi ti racconto di una storia che parla dell’amore e della forza dei libri, che può essere scoperta o alimentata a qualsiasi età. A me piacciono sempre molto i libri che parlano di libri. Hai già letto, ad esempio, l’articolo del blog sui libri “pericolosi”?
Il romanzo di cui ti parlo qui mi è stato gentilmente omaggiato dalla casa editrice Fazi Editore, che ringrazio per il gradito invio.
Parliamo di…
LA BIBLIOTECA DEI SUSSURRI di Desy Icardi, edita da Fazi Editore, Roma, 2021, pp.359
LA TRAMA DEL LIBRO
La piccola Dora vive da sempre nella casa sull’omonimo fiume nella città di Torino. La sua chiassosa e stravagante famiglia è composta, oltre ai due genitori, dalla zia Maddalena molto malata, dal cugino Fulvio, dallo zio Bruno – uomo affascinante e sempre in viaggio per lavoro – e dalla prozia Dorina.
È con lei che la bambina ha un legame d’affetto molto speciale e condivide una spiccata sensibilità. Così come la zia Dorina, infatti, possiede la capacità di saper ascoltare e liberare le «case lamentose» dalle questioni del passato rimaste irrisolte (ed è per questo che è soprannominata “Dorina degli Spifferi”), allo stesso modo Dora dimostrerà di sentire i «sussurri» dei lettori passati in biblioteca, percependo entità “altre” e aspettative di felicità future.
Tornai alle peripezie dei fidanzatini di porcellana, ma dopo un paio di pagine sentii nuovamente sussurrare alle mie spalle. Questa volta non feci in tempo a voltarmi che al primo sussurro se ne aggiunse un secondo, poi un terzo e un quarto, in un crescendo di echi e riverberi.
È la biblioteca il luogo che ben presto diventa familiare a Dora e a suo cugino.
Quando la famiglia di Dora è colpita da un lutto tanto tragico quanto inaspettato, la casa in cui abita – di solito animata da moltitudini di rumori – diventa improvvisamente triste e silenziosa.
Per ritrovare serenità e allontanarsi dall’atmosfera cupa in cui tutto è precipitato, Dora farà esperienza – proprio in biblioteca – di una forma nuova di silenzio: non quello della malinconia e del dolore inespresso, ma quello che accompagna il raccoglimento e la lettura personale.
In biblioteca, invece, il silenzio era amichevole, ricco e corposo: facevo silenzio per rispetto degli altri lettori, e il silenzio che ne ricevevo in cambio era il rispetto che loro portavano a me.
In biblioteca, Dora e suo cugino conosceranno l’avvocato Edmondo Ferro, un anziano quasi centenario che accompagnerà Fulvio alla riflessione sul suo impegno sociale (sono gli anni Settanta delle manifestazioni per i diritti degli operai) e Dora alla scoperta del mondo dei libri.
A Dora l’avvocato Ferro suggerirà alcuni classici della letteratura che avrà avuto cura di suddividere per liste in base «ai diversi stati emotivi che si attraversano durante la crescita» e di trascrivere in buste datate che lei possa aprire al momento adatto.
Alla prima «lista delle chiacchierone (composta «da storie con protagoniste femminili giovani e con tante cose da dire») seguiranno poi la «lista delle curiose», «la lista dei nuovi mondi», la lista «delle letture natalizie», quella «dei viaggiatori dispersi», «dei fuori posto», la «lista degli innamorati» e, infine, la «lista dell’attesa».
«Per riempire quel silenzio che tanto temi», mi disse quando mi consegnò l’elenco, «non c’è nulla di meglio del fresco e allegro ciarlare di una tua pari, ovvero una bambina curiosa e intelligente come te!».
Oltre a Anna dei tetti verdi e Heidi, che avevo già avuto modo di leggere in sua compagnia, l’avvocato mi aveva raccomandato Pollyanna di Eleanor Hodgman Porter, Pippi Calzelunghe di Astrid Lindgren e Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Caroll.
(E, per inciso, se pensi che la letteratura per ragazzi non sia adatta agli adulti, ti consiglio di leggere questo libro)
Le letture accompagneranno e aiuteranno Dora nella sua crescita, nella capacità di affrontare gli inevitabili distacchi e i cambiamenti che il tempo comporterà; le permetteranno di leggere la propria storia e quella della propria famiglia – con i silenzi dei segreti che custodisce – con uno sguardo nuovo e più consapevole.
PERCHÉ LEGGERE “LA BIBLIOTECA DEI SUSSURRI”
Il romanzo di Desy Icardi è un romanzo di formazione piacevolissimo sull’amore per i libri e sui bisogni evolutivi che essi permettono di leggere attraverso le storie del passato.
I personaggi della storia sono molto ben caratterizzati e leggendo il romanzo si ha la sensazione di poterli vedere, ognuno con caratteristiche e fragilità proprie.
Tra loro emergono le figure dell’avvocato Ferro e della zia Dorina: pacato, riflessivo, generoso lui, irrequieta, vivace e diretta lei. Entrambi accompagnano nel proprio modo personale – ora più vicino e fisico, poi da lontano e con una presenza che continua con lettere per lui e con telefonate per lei – la crescita dell’amata Dora.
Nel romanzo ci sono intrecci di temi importanti – come la crescita, la malattia, la morte, il rapporto col passato, lo scorrere del tempo, l’impegno sociale, le relazioni familiari, la casa come luogo degli affetti,… – che non mancheranno di suscitare emozioni e riflessioni.
Una storia, quella di Dora e dei personaggi che lei racconta in prima persona, che si legge con la sete di voler saperne di più e che rimarrà a fare compagnia al lettore per parecchio tempo.
Conoscevi questo libro?
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