Lapbook: costruiamo insieme Via Roma 73
Parte III
Ciao e bentornata!
Questo è il primo articolo del 2018 e voglio augurarti Buon Anno: che sia ricco di tanti momenti felici!
Come ti scrivevo nei due articoli precedenti di questa rubrica, oggi concludiamo il lavoro sul lapbook del mio libro Via Roma 73 e lo facciamo parlando di un argomento vasto e ricco di spunti, di cui ci sarebbe davvero tantissimo da dire: la casa.
Nell’epigrafe all’inizio del libro, proprio sopra la dedica (hai letto a proposito a chi è dedicato il libro? Scommetto che, con un po’ di immaginazione, lo indovini!), riporto un aforisma del poeta francese Christian Bobin che a me piace molto e che sostiene che
Una casa non è una questione di mattoni, ma di amore. Anche uno scantinato può essere meraviglioso.
Dal titolo all’epilogo, Via Roma 73 è un libro che ha come filo conduttore il tema della casa, a volte intesa come edificio o stabile in cui vivere, a volte considerata invece come luogo in cui abitano un nucleo familiare o comunque persone legate da un rapporto, la casa cioè come luogo degli affetti.
Affrontare questo piano di lettura con gli alunni può aiutarli a diventare consapevoli del fatto che la casa può avere diversi significati, anche a seconda della cultura di origine. Essa rappresenta un argomento molto ricco che varrebbe la pena approfondire trovando lo stimolo più aderente alla loro curiosità. Si potrebbe, a titolo di esempio, stimolare i bambini a pensare come viene considerata la casa nelle pubblicità o nei fumetti. Oppure ricercare proverbi e modi di dire che vi siano attinenti. Oppure fare una ricerca sui titoli dei film o dei libri che contengono la parola casa,…
Considerando i due aspetti scritti sopra, ecco di seguito le indicazioni per costruire il piano di lettura del lapbook.
La Casa
Occorrente: due sacchettini di carta della misura indicativa di 15 cm x 10 cm (io ho usato quelli di Tiger) – immagini e parole relative all’argomento casa.
Indicazioni operative: Fai disegnare su ciascun sacchetto di carta l’esterno di una casa. Scrivi, sul cartoncino della struttura della casa, vicino ad un sacchetto COM’È e vicino all’altro COS’È (come nella foto sopra. Decidi poi tu l’ordine in cui disporli).
Con una conversazione guidata oppure una semplice attività di brainstorming, puoi proporre ai bambini di considerare le diverse definizioni di casa. A noi interesseranno quelle riguardanti le accezioni di:
- edificio in cui abitare
- insieme di persone / luogo degli affetti
A questo punto, proponi di inserire in uno dei due sacchetti (COM’È?) tutte le immagini e le parole che servono per descrivere l’aspetto fisico di una casa. Si possono invitare i bambini a cercarle sulle riviste, sui cataloghi,… (Si può estendere l’indagine anche ai diversi tipi di abitazione che esistono nel mondo, differenti – come gli abiti considerati nel piano di lettura dell’amicizia – a seconda delle variabili ambientali e sociali)
Inserisci poi nel secondo sacchetto (COS’È?) tutte le immagini e le parole che riguardano il concetto di casa in senso affettivo, come viene evidenziato anche nella conclusione del libro Via Roma 73. È questo il senso della casa inteso come home, come nido, come luogo degli affetti, come luogo del cuore.
In alternativa alle due bustine, se i bambini volessero costruire un minibook (magari a forma di … vediamo se indovini???), potresti proporre loro di approfondire i vari significati e definizioni di casa creando un minibook su modello di quello che avevo proposto per l’argomento attesa. Cosa ne dici?
Conclusa l’analisi dei piani di lettura del libro, non ci rimane che completare il lapbook progettando la copertina.
Come vedi nella foto qui sopra, io ho pensato di mantenere l’idea di una facciata esterna su cui si aprono le finestre degli appartamenti dei tre protagonisti. Ai lati del portone di ingresso ho voluto ricostruire una parte più brutta (sulla sinistra della foto), con rifiuti e oggetti abbandonati, e una più bella dove ci sono invece erba, fiori e un cucciolo di cane.
Idealmente al brutto si contrappone il bello, al prima il dopo, a testimonianza del cambiamento interiore che avviene nei personaggi della storia quando percepiscono la casa non più solo come edificio (sporco e trascurato, per di più!), ma come luogo in cui – nonostante le difficoltà della vita – poter vivere, sperare, amare. Perché questo di fatto vuole essere il messaggio di speranza che il libro offre.
Anche per oggi siamo arrivate alla fine. Ora che abbiamo terminato la costruzione insieme di questo primo lapbook, possiamo considerare un po’ le caratteristiche di questo strumento di apprendimento e di creatività insieme: è per questo motivo che ti invito a leggere l’articolo che pubblicherò settimana prossima sul mio blog.
Se nel frattempo vuoi saperne di più, puoi leggere la sezione di Raffaello Scuola sui lapbook.
Se invece deciderai di partecipare ai Laboratori del fare per imparare a costruire lapbook insieme, potremo conoscerci di persona! Cosa ne dici?
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